The master strategistMichael Porter

The master strategist
Michael Porter, became famous in the 1990s as a consultant on competitiveness to business and governments. In the 1980s, however, he wrote several popular and respected books on business strategy, introducing basic tools of strategic thinking such as the "five forces" model and the value chain.
It is for this work on strategy that he is likely to be remembered, and his ideas have had a wide impact. In 1999, Fortune called him the single most important strategist working today, and possibly of all time.
Prof Porter was born in Ann Arbor, Michigan, in 1947. He studied at Princeton and Harvard and joined the faculty at Harvard in 1973. He has also become a highly respected consultant, working with companies such as DuPont and Shell, and the US, Canadian, New Zealand and Swedish governments.
Prof Porter views strategy from the standpoint of economics, and his ideas on how strategy should be implemented are based on an understanding of competition and other economic forces. Strategy is not devised in isolation; a company's options will always be limited by what is going on around it.
His famous "five forces" model shows the constraining impact that competition and environment have on strategy.
The five forces identified by Prof Porter are: the threat of new entrants and the appearance of new competitors; the degree of rivalry among existing competitors in the market; the bargaining power of buyers; the bargaining power of suppliers; and the threat of substitute products or services that could shrink the market.
The strength of each of these forces varies from industry to industry, but taken together they determine long-term profitability. They help to shape the prices companies can charge, the costs they must pay for resources and the level of investment that will be needed to compete.
From the external environment, he turns to the company itself. Companies make products and deliver them to consumers, but they can also add value to the basic product in a variety of ways and through different functions.
Value can be added directly, for example by giving a product new technology features, or indirectly, through measures that allow the company to become more efficient. Prof Porter argues that every product follows a critical path through the company, from its inception to its delivery as a finished article. At every stage along this path there are opportunities to add value. This path he calls the "value chain".

The value chain is crucial, he says, because it demonstrates that the company is more than just the sum of its parts and activities: all activities are connected, and what is done at one stage affects work at other stages.
The company needs to examine its value chain and decide where it can add value most effectively to meet competitive pressures in the industry.
These concepts can be applied to entire sectors and national economies as well as individual companies, and Prof Porter went on to develop his theories of national competitiveness in great detail.

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Lo stratega maestro
Michael Porter, è diventata famosa nel 1990 come consulente sulla competitività per le imprese e governi. Nel 1980, tuttavia, ha scritto diversi libri popolari e rispettati sulla strategia di business, introducendo strumenti di base del pensiero strategico come il modello "cinque forze" e la catena del valore.
E 'per questo lavoro sulla strategia che rischia di essere ricordata , e le sue idee hanno avuto un ampio impatto. Nel 1999, Fortune lo ha definito il singolo stratega più importante oggi di lavoro, e forse di tutti i tempi.
Prof. Porter è nato a Ann Arbor, Michigan, nel 1947. Ha studiato a Princeton e Harvard e si unì alla facoltà di Harvard nel 1973. Ha anche diventare un consulente di tutto rispetto, lavorando con aziende come DuPont e Shell, e gli Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda e governi svedese.
Prof. Porter vede strategia dal punto di vista economico, e le sue idee su come la strategia dovrebbe essere attuata si basano su una comprensione della concorrenza ed altre forze economiche. Strategia non è concepito in modo isolato; Opzioni di una società saranno sempre limitati da quello che sta succedendo intorno ad esso.
Il suo modello famoso "cinque forze" mostra l'impatto vincolante che la concorrenza e l'ambiente hanno sulla strategia.
Le cinque forze individuati dal Prof. Porter sono: la minaccia di nuovi operatori e la comparsa di nuovi concorrenti; il grado di rivalità tra i concorrenti esistenti sul mercato; il potere contrattuale degli acquirenti; il potere contrattuale dei fornitori; e la minaccia di prodotti o servizi che potrebbero ridursi il mercato di sostituzione.
La forza di ciascuna di queste forze varia da settore a settore, ma nel loro insieme determinano la redditività a lungo termine. Essi contribuiscono a formare i prezzi aziende possono caricare, i costi che devono pagare per le risorse e il livello degli investimenti che saranno necessari per competere.
Dall'ambiente esterno, si volta verso l'azienda stessa. Le aziende fanno prodotti e consegnarli ai consumatori, ma possono anche aggiungere valore al prodotto di base in una varietà di modi e attraverso funzioni diverse.
Il valore può essere aggiunto direttamente, per esempio fornendo un prodotto nuove caratteristiche tecnologiche, o indirettamente, attraverso misure che permettono all'azienda di diventare più efficienti. Prof. Porter sostiene che ogni prodotto segue un percorso critico attraverso la società, dal suo inizio alla sua consegna, come un articolo finito. In ogni fase lungo questo percorso ci sono opportunità per aggiungere valore. Questo percorso che egli chiama la "catena del valore". La catena del valore è fondamentale, dice, perché dimostra che la società è più che la semplice somma delle sue parti e attività: tutte le attività sono collegate, e ciò che è fatto in una fase influenza lavorare in altre fasi. La società ha bisogno di esaminare la sua catena del valore e decidere dove si può aggiungere valore nel modo più efficace per soddisfare le pressioni competitive del settore. Questi concetti possono essere applicati a interi settori e le economie nazionali, nonché singole imprese, e il prof Porter ha continuato a sviluppare le sue teorie della competitività nazionale in grande dettaglio.